domenica 1 settembre 2013

Non solo Settembre...


Musica consigliata: Jamie Cullum - You're not the only one

Chi mi conosce sa che ho una certa passione per la scoperta e per la catalogazione di attività commerciali il cui principale prodotto da vendere viene preceduto dalle parole "non solo". In anni di curiosa e libera ricerca, ho trovato veramente di tutto. Dagli inflazionatissimi "Non solo moda...", "Non solo sport...", "Non solo pane..." e "Non solo casa...", ai meno noti "Non solo edicola e giornaletti..." (Giornaletti? Di che tipo?), "Non solo pesce fresco...", "Dolci e non solo decorazioni..." (la mia preferita...). L'elenco potrebbe continuare all'infinito e forse continuerà sporadicamente in questo post. Mi chiedo, innanzitutto, se l'imprenditore di turno prenda una decisione così importante di sua iniziativa o se sia più o meno condizionato dalla diffusione di questo discutibile format. Premetto che le mie comiche analisi riguardano soprattutto il mio territorio, non ho alcun dato certo che i negozi "Non solo..." siano ampiamente diffusi anche al Centro-Nord o all'estero. La prima considerazione che mi preme fare è che spesso i negozi "Non solo..." chiudono prima del previsto. Non è certo colpa del nome, ma forse nel nome stesso si racchiude un certo fallimento iniziale dell'attività. Intitolare un negozio "Non solo mare...", ad esempio, mi fa presupporre che il titolare abbia le idee piuttosto chiare, ovvero che oltre a sandali, pagliette e costumi si possano trovare all'interno scarpe da trekking, picozze e snowboard. Se non è solo mare, sarà anche montagna. Magari in un negozio nel pieno centro di Taormina, Maratea, Castiglion della Pescaia e Vieste. Ed è qui che sorge il mio problema. Con il "Non solo...", l'imprenditore crede di lasciare aperta una porta alla curiosità del cliente; cliente che si determina già come occasionale e non da fidelizzare, perchè il cliente fidelizzato non ha bisogno di sorprese merceologiche. Lasciare aperta una porta significa ipotizzare l'ingresso di clienti potenziali non interessati al solo prodotto "Mare". Questo, spesso, si traduce in una non specializzazione dell'offerta e in una confusione generale particolarmente dannosa. Ogni prodotto, anche quelli non caratterizzati da particolare artigianalità o da alta innovazione, ha bisogno di essere accolto e presentato in un contesto tale da essere esposto come il re o la regina dell'offerta. L'oggetto del desiderio è uno, non può essere confuso tra i tanti. Ecco, i negozi "Non solo..." dichiarano fin da subito che la loro offerta è quantitativa e non qualitativa. E tutti sanno, o almeno spero, che il tempo degli oggetti da pescare nelle ceste e delle cineserie ammassate sugli scaffali ha gli yuan contati. E' vero, in periodi di contrazione economica, chi ha ancora il coraggio di investire nella distribuzione di beni fisici, deve cercare di coprirsi le spalle. Ma è anche vero che l'iperconcentrazione di attività analoghe non può consentire l'apertura di negozi così generici e senza identità come i negozi "Non solo...". Un giorno ho chiesto al signor "Non solo gelati..." cosa vendesse in più rispetto ai coni con palle al gusto variegato. Lui mi rispose che vendeva anche gelati in vaschetta e torte gelato. Quindi mi ha lasciato capire che per lui, il gelato, è solo il cono e che i clienti avrebbero dovuto capire da quell'insegna che c'era dell'altro. Nel frattempo, a pochi metri dalla sua saracinesca, apriva una gelateria che preparava gelati "solo" a forma di Emoticon. Sfere perfette con tanto di colori e smorfie differenziate. Il signor "Non solo gelati..." non ha retto la concorrenza in quella stagione e ha ceduto l'attività nel mese di Ottobre. Non bisogna circondarsi di esperti e consulenti. Bastano un po' di buon senso e di creatività.

Bene, per ora è tutto. Spero che l'autunno ci aiuti a riprendere in mano le nostre vite e a farne semplici capolavori. Spero che questo sia un mese diverso. "Non solo settembre..." :-)

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