12 Maggio 2013
Parlare con una donna è sempre un’opportunità di crescita.
Sia essa la tua peggiore avversaria o la tua futura sposa. Sia essa una
semplice amica o la voce della tua coscienza. Parlarti in una corte selciata
dell’alto Salento mi ha fatto stare bene. Il continuo vociare di uomini in
cerca di primavera e di sentimenti all’aperto ha contribuito al nostro
isolamento. Isolarsi nella compagnia è, per una coppia, un principio eccellente
di conciliazione tra amore e vita sociale. Io non so rinunciare ai tuoi occhi
neri. Lo so, lo sai. L’occhio chiaro brilla per rarità, è vero, ma poi ti fa perdere in una
lettura veloce e per certi versi banale. Gli occhi neri
hanno patine di mistero che possono durare una vita intera. E necessitano di
essere attraversati, compresi, amati. Io non rinuncerò alla mediterraneità dei
tuoi occhi neri, anche se non sarai la donna che prenderò un giorno per mano.
Io e te abbiamo calpestato il mondo. E siamo ancora in viaggio. Un tempo
eravamo bellissimi. Poi il tempo, a tratti, ci ha sfigurato. Abbiamo spedito al
diavolo vagoni di dolore e comunque la vita ci ha sempre dato più di quello che
meritiamo per davvero. Oggi siamo pianeti distanti che pulsano alla ricerca di
un’attrazione, ma che faticano a svincolarsi dai percorsi ai quali forze
maggiori li hanno costretti da tempo. Non spalancheremo le nostre porte.
Rimarremo a guardarci dallo spioncino, ogni tanto. Come le mamme che il sabato
sera cercano le sagome dei figli raggomitolati sotto le coperte, per
tranquillizzare il cuore e arrestare l’ansia della lunga veglia. Basterà sapere
che ci siamo. Il resto non dipende del tutto da noi. Forse un giorno, dopo
un anno appena, vestirai di bianco. Per me.
Time after time/
I tell myself that I'm/
So lucky to be loving you/
So lucky to be/
The one you run to see/
In the evening, when the day is through/
I only know what I know/
The passing years will show/
You've kept my love so young, so new.
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