martedì 17 giugno 2014

Life on demand


18 Aprile - 17 Giugno

Musica consigliata: Miles Davis, All blues sessions

Non è facile ereditare qualcosa. Si ha sempre paura di non essere all'altezza e io vivo costantemente la paura di non essere all'altezza. Così non è stato facile ereditare il nome, la storia e la vita dello Studio Associato di chimica Piro e Spina, per vestirlo in un bel giorno di luglio con una ragione sociale e una storia per certi versi nuova. E allora, senza limitazione di responsabilità, ho cercato di raccontare questa storia attraverso un carattere e dei segni grafici. Ma soprattutto assegnandole un pay-off che potesse traghettare il laboratorio nel suo mondo ormai rivoluzionato. Abbiamo deciso di scartare le banalità del tipo "da 30 anni insieme a voi, sempre al tuo fianco, le analisi migliori del Sud Italia :-D, professionalità e cortesia al tuo servizio, ..." Che senso avrebbero avuto? Che presa avrebbero avuto? Nessuna. Nell'era degli smartphone, dei tablet, di Skype, dei notebook, della Champions League, della TAC, che senso avrebbe avuto presentarsi al mondo con uno slogan di provincia? Per chiuderci e tingerci di verde Lega di fronte alle sfide globali e dire all'inglese che la deve smettere di entrare nelle nostre case con tanta prepotenza? No. Volevamo raccontare un nuovo mondo, una nuova sanità, un nuovo modo di fare diagnosi nell'era della personalizzazione. Tutto è su misura, anche la sanità. E la vita è su richiesta, da accendere come i canali televisivi dell'era digitale, da abbottonare come camicia sartoriale modellata sulle nostre circonferenze, da personalizzare come cialda sulla torta di compleanno di un bambino. Le analisi altro non sono che pacchetti di informazioni dove il tuo stile di vita e la tua genetica si raccontano in range di valori ed è in quelle alterazioni che la vita può essere presa per mano e ricondotta a richiesta verso la normalità. Quando possibile, naturalmente. Quando il Signore vuole, indubbiamente.
Ma il laboratorio si racconterà soprattutto attraverso quelle sferette in linea, ovvero il percorso di ogni malattia che si manifesta gradualmente fino a diventare insidioso, critico, buio, il pallino nero, l'ultimo stadio prima di farsi monitorare. Ma poi trova noi, la & commerciale che io chiamerei la & del supporto & dell'accompagnamento, verso l'azzurro, verso la pulizia, verso il riassorbimento della patologia...fino a sfumare in colori celesti, la guarigione, il non pensarci più, il tutto passa al quale dovremmo sempre abituarci.
Non ho mai condiviso le targhe dorate, i titoli accademici cesellati in corsivo, il proliferare delle specializzazioni, l'autoincensazione. Noi siamo PIRO&SPINA, non sono i simboli a decretare la professionalità, ma l'accoglienza e il saper fare. E così il carattere maiuscolo è quasi ludico, imperfetto, non definito, così, tanto per non prendersi troppo sul serio, per ridurre la distanza tra scienza e società come mi hanno insegnato nell'autunno di Losanna. E il colore è l'azzurro di una bella giornata, l'azzurro del mare, l'azzurro di una salute recuperata pronta a scoppiare in questa preziosa fetta di tempo concessaci. Mi piacerà ascoltare i commenti dei nostri fedeli amici e clienti, di coloro che faranno uso del vocabolario, di quelli che avranno timore per questa inversione di rotta. Ma non c'è errore più grande del credere di abitare un mondo compiuto ed esaurito. Meglio un'assenza da colmare, che una presenza graveolente. Non c'è innovazione senza cambiamento, non c'è futuro nello stallo delle cose.

Possa questa estate non finire mai, non ho spazio a sufficienza per depositarvi tutta la mia fortuna.
...

"Il viaggiatore è simile al malato, è in bilico fra due mondi. Il cammino è lungo anche se ci si sposta soltanto dalla cucina alla stanza che guarda verso Occidente e sui vetri della quale si incendia l'orizzonte". (Jean Paul)

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