domenica 15 dicembre 2013

Quattordicimilaseicentogiorni


Musica consigliata: "We might as well be strangers", Keane

"A voi che siete sposati l'Evangelo chiede di vivere il matrimonio nella fedeltà fino alla morte, per non smentire il Dio fedele che ha sancito la vostra alleanza. Nel ricordarvelo la chiesa ve lo dice piangendo e mettendosi in ginocchio davanti a voi. Non ve lo dice con arroganza, non vi presenta una verità che abbaglia o umilia, ma ve lo dice perchè l'ha detto Gesù, il suo Signore. La chiesa vi supplica: restate fedeli l'uno all'altra nell'amore che non viene meno. Se tra di voi intervenisse il divorzio, voi non raccontereste più il Signore fedele, ma un Dio che viene meno. Restate aperti alla vita, a colui che viene, anche inatteso o inaspettato. Solo l'egoismo tiene le porte chiuse. Come potete non celebrare il vostro amore creando, cantando e testimoniando la vita? Il vostro matrimonio, la vostra famiglia rappresentino la comunione e l'amore fedeli a cui ogni uomo, credente o no, anela con tutto il cuore" (Bianchi E., Da forestiero, Casale Monferrato, PIEMME, 1995)

Avreste potuto essere anche estranei in un'altra città. Avreste potuto vivere anche in mondi diversi. Avreste potuto nascere anche in un altro tempo...ma ci sono episodi, destini e congiunture straordinarie che selezionano e governano ogni unione. Non ci sono spiegazioni particolari. A noi non resta che seminare ringraziamenti nel cielo di tramontana, tra le donne e gli uomini oggi vestiti di stelle, da sempre custodi dei vostri quarant'anni di amore paziente.

Auguri mamma, auguri papà, auguri mamma e papà.
Quattordicimilaseicentogiorniinsieme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento